Se si interviene tempestivamente subito dopo la caduta in mare, ci sono molte possibilità di salvare il dispositivo mobile. In che modo? Utilizzando l'alcool
L’estate è ormai alle porte. Andiamo al mare, facciamo gite in barca e non perdiamo occasione per sfoderare lo smartphone e iniziare a fare una foto dietro l’altra. Nonostante il rischio che, tra un selfie in spiaggia e uno scatto con gli amici sulla battigia, lo smartphone vada a finire in acqua. Con tutto quello che ne consegue.
Sarebbe, dunque, opportuno prendere in considerazione questa spiacevole possibilità ed essere in grado di intervenire tempestivamente. Vi sembrerà strano, ma ci sono delle tecniche molto efficaci che se eseguite subito dopo la caduta in mare aumentano le possibilità di salvezza per il device. Il consiglio principale, comunque, è tenere il pericolo il più lontano possibile. In che modo? Facendo più attenzione. Non vi stiamo dicendo di lasciare lo smartphone sotto l’ombrellone, o addirittura a casa, ma di utilizzare una di quelle custodie protettive – che si comprano anche per pochi spiccioli – impermeabili.
Smartphone in mare: primo passo
Detto ciò, torniamo al punto iniziale. Cosa fare se lo smartphone ci sfugge di mano e finisce in mare? Per prima cosa non bisogna perdere tempo. Se siete in barca, non aspettate di arrivare in spiaggia per agire. In questi casi è fondamentale togliere dal dispositivo mobile tutte le parti estraibili, cominciando dalla batteria (lì dove sia possibile) e proseguendo con la scheda SIM, la microSD card, e la cover. Attenzione: anche se l’istinto ci dice il contrario, non accendete lo smartphone subito dopo averlo recuperato dall’acqua. Così come è importante non provare a toccare il touch screen o, peggio ancora, premere su uno dei pulsanti. Diminuirete le probabilità che il liquido passi nei circuiti.
Eliminare le sostanze dannose
Passiamo alla seconda fase. Qui è bene fare una piccola considerazione. L’acqua del mare, come è noto, contiene molti minerali tra cui il sale, il quale è molto corrosivo per lo smartphone. Così come ci possono essere anche residui di altre sostanze che, una volta che il dispositivo si è asciugato, rimangono al suo interno, danneggiandolo. Dunque, è molto importante rimuoverli completamente. Un ottimo alleato è l’alcool, una delle sostanze principali usate per pulire i dispositivi elettronici.
Immergere lo smartphone nell’alcool
Subito dopo che il cellulare è finito in acqua dovrebbe essere immerso completamente nell’alcool isopropilico puro al 99%. Questo perché il liquido, a differenza dell’acqua, non danneggia i circuiti. Tutt’altro. L’alcool, dopo che è penetrato all’interno dello smartphone, rimuove il sale e le altre sostanze presenti nell’acqua del mare e aiuta il dispositivo ad asciugarsi più velocemente. Il consiglio è, dunque, lasciare a “mollo” lo smartphone per almeno 30 minuti (sarebbe opportuno ripetere la pratica per un paio di “sessioni”).
Successivamente, non resterà che aspettare che il device sia completamente asciutto. Il consiglio è quello si aspettare almeno una notte. Per accelerare il processo, potreste anche inserire lo smartphone all’interno del riso. A questo punto non dovrete fare altro che provare a riaccenderlo, sperando che il sistema abbia funzionato.